Cucina molecolare
La gastronomia molecolare è una disciplina scientifica che studia le trasformazioni che avvengono negli
alimenti durante la loro preparazione, ed ha quindi fra i suoi obiettivi quello di trasformare la cucina
da una disciplina
empirica ad una vera e propria scienza.
Il nome "gastronomia molecolare" nacque inizialmente come riferimento umoristico alla biologia
molecolare; tale scienza si sviluppò sul finire degli anni ottanta principalmente presso l'INRA (Institut
National de la Recherche
Agronomique) presso il Collège de France di Parigi ad opera di Hervé This (fisico e gastronomo) e di
Pierre Gilles de Gennes (Premio Nobel per la Fisica nel 1991); studi simili sono stati intrapresi anche
da Nicholas Kurti
(1908-1998, ricercatore di fisica ad Oxford in Inghilterra) e da Harold McGee (chimico alimentare negli
USA).
In Italia lo studioso di maggior spicco è Davide Cassi, del Dipartimento di Fisica dell'Università di
Parma. Nel 2003 il fisico Davide Cassi ed il cuoco Ettore Bocchia hanno redatto il "Manifesto della
Cucina Molecolare
Italiana", che tende a preservare i sapori tradizionali italiani. La nascita ufficiale è comunque
da stabilirsi nel 1990 a seguito del primo Atelier Internazionale di Gastronomia Molecolare tenutosi
ad Erice in Sicilia, da allora
con cadenza annuale. La sua teorizzazione informale è comunque molto antica, andando di pari passo con
le ricerche empiriche e non sistematiche degli autori e dei cultori di ambito gastronomico (da Apicio
a Brillat-Savarin).
La gastronomia molecolare si occupa dello studio della gastronomia con un approccio eminentemente scientifico
e sperimentale, ed in particolare della cucina e della manipolazione degli alimenti dal punto di vista
chimico
e fisico. Si propone di fare questo per:
Investigare e studiare i detti, i proverbi e le conoscenze culinarie popolari
Espandere le ricette classiche ed inventarne di nuove
Introdurre nuovi ingredienti, metodi, attrezzi e processi in cucina
La pratica [modifica]
In ambito applicativo, i principi propugnati dalla gastronomia molecolare hanno portato all'invenzione
e sperimentazione di nuove modalità di preparazione, cottura, abbinamento e presentazione dei cibi:
il congelamento
attraverso l'azoto liquido, l'uso alimentare del tabacco, la "frittura" nello zucchero, l'uso
del vuoto spinto per la preparazione di mousse e meringhe, ecc.
Inoltre, e soprattutto, hanno portato al miglioramento della comprensione dei fenomeni alla base delle
trasformazioni delle pietanze cucinate, i quali hanno portato sia alla confutazione di alcune "credenze
popolari" sulla
gastronomia (come l'utilizzo del cucchiaino nella bottiglia di spumante), sia al miglioramento delle
tecniche di preparazione, basandosi ad esempio sul pH, sulle Reazioni di Maillard, o sulle proprietà
fisiche e chimiche degli
alimenti.
A titolo di esempio, This ha dimostrato scientificamente che la regola (ancora molto diffusa fra chef
e gastronomi) secondo cui per preparare un buon brodo bisogna mettere la carne in acqua fredda prima
di portarla
all'ebollizione, e viceversa, per fare un buon bollito bisogna metterla nell'acqua già bollente, è una
bufala.
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