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Montesquieu
Montesquieu, Charles-Louis de Secondat de
Montesquieu, Charles-Louis de Secondat de (La Brède, Bordeaux 18.1.1699 Parigi 10.2.1755), filosofo
e pensatore politico francese. Dopo gli studi giuridici, nel 1714 divenne consigliere al
Parlamento di Bordeaux, di cui fu presidente dal 1716 al 1728. Con la pungente satira delle Lettere
persiane, pubblicate anonime nel 1721, sferzò un attacco alla Francia del suo tempo, mettendone
alla berlina gli ambienti politici, religiosi e letterari. In quest'opera, che ebbe larga diffusione,
Montesquieu si impegnò in un'appassionata difesa della tolleranza, inaugurando la stagione dell'illuminismo.
Ammesso nel 1728 all'Académie Française, nel 1734 pubblicò le Considerazioni intorno alle cause della
grandezza dei Romani e della loro decadenza, in cui la storia di Roma, la sua ascesa e il
suo declino vengono ricondotti a cause umane e naturali in opposizione alle tradizionali concezioni
provvidenzialistiche. Il capolavoro di Montesquieu, Lo spirito delle leggi, uscì nel 1748. In
questo
fondamentale testo di teoria della politica Montesquieu esamina le tre principali forme di governo,
repubblica, monarchia e dispotismo, e le leggi che ne regolano il funzionamento, ponendole in
relazione con le condizioni climatiche, geografiche ed economiche del territorio e con gli usi e i costumi
dei differenti popoli. Da questa analisi emerge un modello di stato ideale, basato sulla
separazione tra i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, che costituisce uno dei cardini del pensiero
liberale moderno.
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