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La Mettrie
La Mettrie, Julien Offroy de
La Mettrie, Julien Offroy de (Saint-Malo
25.12.1709 Berlino 11.11.1751
), filosofo e medico francese dell'epoca dell'Illuminismo. Studiò medicina a Reims e poi in Olanda sotto
la supervisione del
naturalista Hermannus Boerhaave, del quale tradusse numerose opere tra il 1735 e il 1741. Tornato in
Francia esercitò la professione medica e, nel 1745, scrisse Storia naturale dell'anima, opera
condannata nel 1746. La Mettrie ripartì allora per l'Olanda, paese che fu costretto ad abbandonare in
seguito alla pubblicazione dell'Uomo-Macchina (1748), trattato in cui sviluppò una teoria
meccanicistica del corpo umano. Venne allora accolto da Federico II di Prussia, diventandone medico
e consigliere fino alla morte.
La Mettrie ipotizzò che la materia fosse animata da un principio a essa immanente: la facoltà di sentire.
Sotto questo riguardo si oppose a René Descartes, secondo il quale questa facoltà era un
attributo dell'anima, intesa come sostanza immateriale (res cogitans). Nell'Uomo-Macchina
La Mettrie rifiutò l'idea di anima, poiché a suo parere il termine designa unicamente l'organo che ci
consente di pensare, il cervello, concepito quindi come sostanza estesa e materiale. Propose inoltre
una teoria morale di matrice epicurea fondata sul materialismo, che identifica la felicità con un
complesso di sensazioni piacevoli la cui ricerca è conforme alla natura e alla ragione.
Ateo.
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