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Darwin
Darwin, Charles (Shrewsbury, Shropshire 1809 - Down, Kent 1882), naturalista britannico, fondatore delle
teorie dell'evoluzionismo e della selezione naturale, le quali continuano ancora oggi a
esercitare un'enorme influenza sulle scienze naturali e, più in generale, sullo sviluppo del pensiero
moderno.
Darwin nacque in una famiglia agiata e culturalmente raffinata: il nonno materno, Josiah Wedgwood, fu
un imprenditore di successo nel campo della ceramica e della porcellana, mentre il nonno
paterno, Erasmus Darwin, fu un celebre naturalista del suo tempo. Si iscrisse a medicina all'Università
di Edimburgo, senza tuttavia portare a termine gli studi poiché nel 1827 si trasferì a Cambridge,
dove frequentò l’Università con l'intenzione di intraprendere la carriera ecclesiastica. Qui Darwin
incontrò due personalità decisive per l'elaborazione delle sue teorie: il geologo Adam Sedgwick e il
naturalista John Stevens Henslow, i quali contribuirono a rafforzare i suoi interessi per l'osservazione
meticolosa dei fenomeni naturali. Grazie alla raccomandazione di Henslow, nel 1831 Darwin riuscì
a imbarcarsi sul Beagle, un brigantino britannico in partenza per una spedizione di ricognizione
scientifica intorno al mondo, in qualità di naturalista non stipendiato. Darwin aveva allora solo 21
anni e si
era appena laureato.
Il viaggio a bordo del brigantino durò cinque anni e permise al giovane naturalista di compiere numerose
osservazioni, di natura sia geologica sia biologica, sulle isole e sui continenti incontrati lungo il
percorso. In particolare Darwin rimase colpito dall'enorme varietà di forme presenti sulla superficie
terrestre, nei fossili e negli organismi viventi.
La maggior parte dei geologi dell'epoca aderiva alla cosiddetta teoria catastrofista (vedi Geologia:
Storia del pensiero geologico: XVIII e XIX secolo), messa tuttavia in discussione in quegli stessi anni
dall'opera del geologo britannico Charles Lyell, dalla quale Darwin era rimasto influenzato nella sua
elaborazione dei meccanismi di evoluzione della crosta terrestre.
Darwin notò, inoltre, analogie tra alcuni fossili di specie estinte e le specie viventi, appartenenti
a una stessa area geografica. Durante la sua permanenza sulle isole Galápagos, situate al largo della
costa
dell'Ecuador, riscontrò differenze di struttura anatomica e di abitudini alimentari tra le popolazioni
di animali simili, presenti sulle diverse isole, quali le testuggini, i tordi beffeggiatori e i fringuelli.
Entrambe queste osservazioni condussero Darwin a domandarsi se potessero esistere legami di qualche
genere tra organismi distinti, ma simili.
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TEORIA DELLA SELEZIONE NATURALE
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Al suo ritorno in Gran Bretagna nel 1836, Darwin si stabilì a Londra e iniziò a mettere per iscritto
le sue idee sulla variazione delle specie (Notebooks on the Transmutation of Species).
Per l'elaborazione della teoria della selezione naturale ebbe un ruolo fondamentale la lettura del saggio
di Thomas Robert Malthus, intitolato An Essay on the Principle of Population, nel quale si
sosteneva che l'aumento delle disponibilità di cibo necessarie alla sopravvivenza della specie umana
non potesse in alcun modo uguagliare il tasso di crescita della popolazione: secondo Malthus
quest'ultima doveva, quindi, essere limitata nel suo sviluppo da ostacoli naturali, quali carestie e
malattie, o da azioni prodotte dall'uomo, come le guerre.
Grazie alla lettura di Malthus, Darwin intuì come tutte le specie animali e vegetali fossero per necessità
in competizione l'una con l'altra per la loro esistenza e per la loro perpetuazione nelle generazioni
successive: in base, cioè, alla teoria della selezione naturale, solo gli individui che riuscivano ad
avere la meglio nella lotta per l'esistenza con gli altri animali arrivavano a riprodursi, trasmettendo
alla
generazione successiva i caratteri ereditari che ne avevano favorito la sopravvivenza. Darwin ipotizzò,
inoltre, che tutti gli organismi affini discendessero da antenati comuni e che anche il globo terrestre
fosse una delle strutture naturali sottoposte a pressione evolutiva. Nel 1838 completò la prima bozza
della sua teoria dell'evoluzione per mezzo della selezione naturale, che perfezionò nei due decenni
successivi. Nel 1839 sposò una cugina, Emma Wedgwood, e poco dopo si trasferì in una piccola proprietà
nel Kent (Down House), dove rimase fino alla morte.
L'ipotesi di Darwin fu esposta per la prima volta nel 1858 in un articolo presentato contemporaneamente
da Alfred Russel Wallace, un giovane naturalista che era giunto indipendentemente da Darwin
a elaborare l'ipotesi della selezione naturale come meccanismo di evoluzione delle specie. La teoria
completa di Darwin fu pubblicata nel 1859 in un libro intitolato The origin of species, che ebbe
grande successo.
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REAZIONI ALLE TEORIE DI DARWIN
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La reazione della comunità scientifica alla pubblicazione dell'Origine delle specie fu immediata.
Alcuni biologi sostennero che Darwin non era in grado di dimostrare sperimentalmente le proprie teorie;
altri lo criticarono affermando che egli non poteva spiegare né l'origine delle variazioni, né il modo
in cui esse vengono trasmesse alle generazioni successive. La risposta a questa seconda obiezione
venne all'inizio del XX secolo, con la riscoperta delle leggi di Mendel e i primi esperimenti genetici.
Ancora oggi le teorie di Darwin sono soggette a numerose controversie e vengono osteggiate in
modo particolare da alcuni ambienti religiosi. La concezione che tutti gli esseri viventi si siano evoluti
gli uni dagli altri per mezzo di processi naturali si contrappone, infatti, alla speciale posizione
riservata all'umanità secondo la teoria della creazione dell'uomo per volere di un'entità superiore.
L'ipotesi di Darwin rappresenta, cioè, una minaccia per il pensiero teologico tradizionale, poiché pone
gli esseri umani sullo stesso piano degli altri organismi viventi (vedi Evoluzione umana).
Darwin trascorse gli ultimi anni della sua vita a cercare soluzioni alle questioni sollevate da L'origine
delle specie. Nelle opere successive, tra cui The Variation of Animals and Plants Under
Domestication (1868), The Descent of Man (1871) e The Expression of the Emotions in Man
and Animals (1872), espose in maggiore dettaglio alcuni argomenti che nell'opera maggiore erano
stati solo accennati. L'importanza dell'opera di Darwin fu riconosciuta dai suoi contemporanei mentre
era ancora in vita, con l'elezione a membro della Royal Society (1839) e dell'Accademia delle
Scienze francese (1878). Alla sua morte fu sepolto nell'abbazia di Westminster.
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