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De Andé
De Andrè, Fabrizio
De Andrè, Fabrizio (Genova 1940 – Milano 1999), cantautore italiano. Protagonista atipico della canzone
d'autore italiana, giunse al successo con molta gradualità, anche per il suo carattere riservato
e la scarsa propensione alle esibizioni pubbliche. Nel corso degli anni Sessanta definì compiutamente
la sua poetica con canzoni poi divenute storiche come La canzone di Marinella (1962), La
guerra di Piero (1963), Via del campo (1967) e Bocca di rosa (1967).
Un ruolo di rilievo nella formazione musicale di De Andrè ebbero cantautori di fama internazionale come
Leonard Cohen, Georges Brassens e Bob Dylan, di cui tradusse anche alcune canzoni. Alla
ricca galleria di personaggi-simbolo della condizione umana che popolano le sue ballate si accosta una
costante attenzione per i problemi sociali; tuttavia, l'innegabile dimensione politica delle sue
canzoni non è mai esplicitamente tematizzata. De Andrè tocca grandi temi scavando nella storia e nell'anima
dei singoli, e raccontando storie di contraddizioni, passioni e sconfitte dà voce ai mille volti
della sofferenza. Rappresentativi al riguardo gli album La buona novella (1970), rivisitazione
della storia di Gesù attraverso i vangeli apocrifi, e Non al danaro non all'amore né al cielo
(1971),
ispirata a L'antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. Nell'abbondante e fortunata produzione
successiva spiccano Rimini (1978), Creuza de mä (1984) e Le Nuvole (1990); questi
ultimi
due album si pongono come un felice recupero dei dialetti genovese, sardo e napoletano. Ad Anime
salve (1996) ha fatto seguito Mi innamoravo di tutto (1997).
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» Vedere anche:Grillo
1940-1999
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Mina
Mina , Nome d’arte di Mina Mazzini (Busto Arsizio, Varese 1940), cantante italiana. Grazie alle sue
doti vocali, eccezionali per timbro, estensione e potenza, Mina è unanimemente ritenuta la più
grande cantante italiana di musica leggera. Esordì a diciotto anni e il suo primo grande successo fu Il
cielo in una stanza (1960) del cantautore Gino Paoli; fecero seguito Le mille bolle blu
(presentata al Festival di Sanremo del 1961), Tintarella di Luna, Una zebra a pois, Renato, E
se domani..., La banda e altre innumerevoli canzoni che hanno accompagnato l'evoluzione della
società italiana negli anni Sessanta e Settanta. Svolse anche un'intensa attività televisiva (si ricorda
la conduzione per la RAI della trasmissione "Studio Uno" con le gemelle Kessler e quella di
"Canzonissima" con Alberto Lupo) e prese parte a tredici film di genere musicale.
Dopo quasi vent'anni di carriera, Mina si ritirò dalle scene nel 1978, evitando ogni genere di apparizione
pubblica pur continuando l’attività discografica. Da allora vive a Lugano e, con regolarità,
incide album di grande successo; tra le ultime produzioni si ricordano Napoli, dedicato alla
canzone napoletana, e Leggera (entrambi del 1997), Mina-Celentano (1998), cantato in coppia
con
Adriano Celentano, N° 0 (1999), in cui Mina interpreta alcuni classici del repertorio di
Renato Zero, e Sconcerto (2001), omaggio in chiave jazz a Domenico Modugno. Del 2001 è anche Mina
in
studio, registrazione-evento delle immagini della cantante in sala d’incisione, dopo ventitré anni
di totale assenza dalle scene, diffusa nel mese di marzo solo attraverso Internet e commercializzata
successivamente in formato VHS e DVD.
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- 1940
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Christie
Christie, Julie (Chukua, India 1941), attrice cinematografica britannica. Trascorsa l'adolescenza presso
le piantagioni di tè di proprietà del padre, si trasferì in Inghilterra, dove intorno alla metà degli
anni Cinquanta frequentò la Central School of Drama di Londra. Nel 1957 ottenne il primo ingaggio professionale
con la Frinton-on-Sea Repertory Company, e cinque anni più tardi debuttò in
televisione (nella serie A come Andromeda) e nel cinema (in Julie, perché non vuoi? di
Ken Annakin).
La sua performance in Billy il bugiardo (1963) di John Schlesinger, nei panni della fidanzata
del protagonista, la confermò come interprete di talento. In seguito la Christie apparve in altri due
film di
Schlesinger, Darling (1965), per il quale ottenne l'Oscar come miglior attrice protagonista,
e Via dalla pazza folla (1967). La consacrazione a star di livello internazionale si deve inoltre
alle sue
partecipazioni a Il dottor Zivago (1965) di David Lean, Fahrenheit 451 (1967) di François
Truffaut e A Venezia... un dicembre rosso shocking (1973) di Nicolas Roeg.
Nel corso degli anni Settanta la Christie girò tre pellicole al fianco di Warren Beatty: I compari
(1971) di Robert Altman, Shampoo (1975) di Hal Ashby e Il paradiso può attendere (1978)
dello
stesso Beatty; in seguito si concentrò perlopiù su ruoli secondari. Tra gli altri film da lei interpretati
figurano Petulia (1968) di Richard Lester, Messaggero d'amore (1971) di Joseph Losey,
Generazione Proteus (1977) di Donald Cammell, Memorie di una sopravvissuta (1981) di David
Gladwell, Calore e polvere (1983) di James Ivory, Miss Mary (1986) di Maria Luisa Bemberg,
La casa del destino (1990) di Pat O'Connor e Hamlet (1996) di Kenneth Branagh.
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- Busto Arsizio, Varese
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Pozzetto
Pozzetto, Renato
Pozzetto, Renato (Milano 1940), attore comico italiano. Intorno alla metà degli anni Sessanta, formando
con Cochi Ponzoni una coppia stralunata e surreale, portò sui palcoscenici del cabaret
milanese una comicità fatta di una poetica povertà di mezzi, gag fulminee, esasperanti monologhi nonsense,
canzoncine deliranti. Qualche anno dopo Cochi e Renato (questo il nome artistico della
coppia) arrivarono anche al successo televisivo, con il debutto in Quelli della domenica (1968),
a cui contribuì in maniera determinante l’apporto dello scombinato genio canzonettistico di Enzo
Jannacci. Il lancio definitivo avvenne con Il poeta e il contadino (1973), e Canzonissima
(1974), di cui interpretavano la sigla E la vita l’è bela, motivo di grande popolarità. Il binomio
si sciolse a
metà degli anni Settanta e successivamente Pozzetto si dedicò al cinema, recitando come protagonista
in numerosi film dove la sua naturale comicità infantile e sognante si annacquava spesso in facili e
scontate produzioni di cassetta. Nel 1999 tornò a lavorare in coppia con Ponzoni nella fiction televisiva Nebbia
in Val Padana e nello spettacolo teatrale Nonostante la stagione.
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Genova
Grillo, Beppe
Grillo, Beppe (Savignone, Genova 1949), comico italiano. Già attivo nel cabaret, esordì in televisione
in Secondo voi (1977-78); il successo arrivò nel 1979 con le partecipazioni a Luna Park
e
Fantastico, che gli diedero in seguito la possibilità di ideare e condurre autonomamente show
di successo come Te la do io l’America (1981) e Te lo do io il Brasile (1984).
La comicità mordace e travolgente, l’irriverente e iconoclasta satira di costume cotituiscono da sempre
la cifra stilistica del comico genovese, che nel 1986 venne allontanato dalla RAI a seguito di
battute satiriche troppo scoperte nei confronti di esponenti di rilievo dell’attualità politica. La
satira di costume si è successivamente incentrata su una graffiante e impietosa rappresentazione della
società dei consumi, che ha visto via via trasformare Grillo in una sorta di “telepredicatore”, attivo
oltre che con acclamatissimi spettacoli in giro per le piazze d’Italia, anche in un altro spettacolo
per la
RAI (in due puntate, nel 1993) e in efficaci apparizioni situazioniste (come quella a Fantastico
del 1989 o il “contromessaggio” di Capodanno 1999).
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