Condorcet

Condorcet, Marie-Jean-Antoine-Nicolas de Caritat

Condorcet, Marie-Jean-Antoine-Nicolas de Caritat (Ribemont, Aisne 1743 - Bourg-la-Reine, Parigi 1794), filosofo, uomo politico e matematico francese. Formatosi presso i gesuiti, abbracciò i principi dell'illuminismo, legandosi al gruppo degli enciclopedisti. Membro dell'Accademia di Francia dal 1782, nella sua prima opera importante, uno studio di analisi matematica applicata alle statistiche di previsione del voto, Condorcet si impegnò in una difesa del principio democratico della volontà della maggioranza, legittimando tale principio sulla base della teoria delle probabilità. Tra le altre sue opere si ricordano le biografie di Anne-Robert-Jacques Turgot (Vita di Turgot, 1786) e di Voltaire (Vita di Voltaire, 1789).

In campo scientifico, il massimo contributo di Condorcet andò alla teoria delle probabilità e alla logica. Si occupò inoltre di calcolo infinitesimale, e in particolare di calcolo integrale, riscuotendo le lodi di insigni matematici, primo fra tutti Lagrange.

Condorcet partecipò attivamente alla Rivoluzione francese: in qualità di presidente dell'Assemblea legislativa, pubblicò tra il 1791 e il 1792 la Relazione sull'istruzione pubblica, in cui delineò un rivoluzionario progetto educativo, basato sul riconoscimento dell'importanza dell'uguaglianza nel campo dell'istruzione; in campo politico si oppose agli eccessi del Terrore contro i girondini, scontrandosi con Robespierre.

Proscritto dal Comitato di salute pubblica, dovette nascondersi, e nel suo rifugio compose l'Abbozzo di un quadro storico dei progressi dello spirito umano (1795, postumo). In quest'opera Condorcet delineò i progressi dell'umanità in nove epoche, sfocianti in una futura decima epoca, nella quale si approssimerebbe la perfezione umana grazie all'inarrestabile progresso della ragione. Accusato di cospirazione, tentò di fuggire ma venne scoperto e imprigionato; il giorno seguente fu trovato morto.