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Feuerbach, Ludwig Andreas

Feuerbach, Ludwig Andreas (Landshut 1804 - Norimberga 1872), filosofo tedesco. Allievo di Hegel a Berlino, conseguì la libera docenza presso l'Università di Erlagen, nel 1828, con la dissertazione De ratione una, universali, infinita; a partire dall'anno successivo, tenne una serie di corsi liberi, nel tentativo di ottenere un incarico come professore straordinario, ma la sua carriera universitaria fu compromessa nel 1830, quando pubblicò, anonimi, i Pensieri sulla morte e l'immortalità, in cui negava l'immortalità dell'anima e il valore dell'esperienza religiosa, mettendo alla berlina il bigottismo dell'ambiente accademico. Abbandonato l'insegnamento nel 1837, si trasferì a Bruckberg, dove avviò una feconda collaborazione con gli "Annali di Halle", organo ufficiale della sinistra hegeliana. In questo periodo maturò il suo definitivo distacco dall'idealismo e da Hegel, pubblicando nel 1841 l'Essenza del cristianesimo, che riscosse subito vasto successo. In quest'opera, che riconduce l'origine della religione all'alienazione dell'essenza dell'uomo, individuando nella figura di Dio un'inconsapevole proiezione dei desideri e dei bisogni della coscienza, Feuerbach svolge una radicale critica della filosofia hegeliana, intesa come una forma di teologia mascherata da capovolgere in senso materialistico. Per Feuerbach, la base di ogni indagine filosofica deve essere l'individuo concreto, l'uomo sensibile con i suoi bisogni materiali, e non l'astratto assoluto su cui Hegel fonda il proprio sistema, postulando una priorità del pensiero sull'essere. Pertanto Feuerbach dissolve la teologia in antropologia e delinea una forma di "umanesimo integrale" che pone gli individui e le loro necessità materiali a fondamento del pensiero sociale e politico, inaugurando un programma di ricerca che eserciterà un influsso determinante sulla formazione del giovane Marx.

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